Comp?a sessantaquattro primavere leggendo di odalische e bajadere, ma il libro gli cadeva dalla mano; un torpor l'avvolgeva, piano, piano, nella mente annebbiata, insonnolita restava qualche immagine sbiadita prima che il "sogno" la occupasse tutta.....
.....C'era un giardino immenso, tanta frutta, acque che zampillavano odorose formando dei laghetti, tante rose e intorno stuoli di ragazze, belle, ricoperte dal vento e dalla pelle, che danzavano al suono di orchestrine, ed ancheggiavan morbide, carine....
.....ammiccanti, cantando a fil di voce: "resta con noi, noi ti farem felice" verso di lui tendevano le mani: "vieni vicino, qui non c'? domani, e n? ieri, n? oggi, ma soltanto il tuo piacere, il tuo godimento...."
Giorgio verso di loro and? filato pregustando piacere sconfinato, adocchiando di gi? quelle pi? bone.... tale fu il desiderio e l'emozione di mantrugiarsi tutte le odalische che si svegli?: e allora ....testa e lische |